Attraverso le opere in esposizione, Monia Biscioni coglie gli aspetti più determinanti della condizione umana in un momento complesso come quello attuale, di una società che si divide tra cataclisma e progresso. Un’esperienza che il visitatore può completamente beneficiare. Le opere si riconnettono al momento stesso in cui la realtà si svela, così come evocato dal titolo della mostra. Il silente suono del bianco i cui termini possono avere valenza singola essi si fondono tra il rigore geometrico, il bianco e la freddezza degli elementi che le permettono, tutti insieme, di giungere più velocemente a una sintesi. Nel momento in cui, l’artista sente la necessità di esprimere un'emozione, magari in fretta perché sovrastante o fuggente, allora si rifugia nella pittura utilizzando i colori primari per il loro linguaggio immediato e chiaro.
Il Bianco a volte bisbiglia solamente, altre volte urla e altre ancora tace. Ed è proprio nel momento in cui è silente che pare di riuscire a coglierne tutto il suo pieno significato. Esprime ordine, è riservato e comunica continuamente. Il bianco è un suono armonioso e rigenerante, obbliga a un confronto con il proprio sé e come fa con i colori conserva discretamente tutti i pensieri. Il bianco è un respiro, una pausa necessaria e fertile prima di un nuovo inizio, prima di una nuova creazione.